
ORGANIZZAZIONE EVENTI E MOSTRE



L’idea della mostra è quella di raccontare la vita di Caravaggio attraverso una delle opere meno conosciute dell’artista ma dal profondo valore simbolico. Intorno ad essa è stato creato un progetto multimediale dal carattere interattivo che mira alla generazione di un contesto ed una visita multisensoriale in cui i visitatori possano sentirsi parte dello stesso maestro. La mostra prevede un tour composto da proiezioni, tavoli interattivi, video informativi e ricostruzioni tridimensionali ed olografiche.


CHIESA DI SAN DOMENICO
Via Teobaldo Calissano
12051 Alba CN
Come sottolinea la curatrice Roberta Lapucci” Il Caravaggio ci chiama sempre ad essere testimoni silenziosi di atti di violenza quotidiana. Tuttavia egli ci fa sempre intravedere una fonte di speranza, un raggio luminoso che ci porta fuori dalla scena. Seguendo l’insegnamento di San Domenico egli ci chiama ad essere la luce e il sale del mondo; a irradiare sapienza e rispetto verso gli altri e rendere la vita piena di sapori e significati. I temi trattati sono molto attuali: stiamo osservando la meditazione del protagonista che, in una fase di wilderness (la “selva oscura” di Dante), riesce a superare la sua depressione guardando verso la luce flebile che emana all’esterno della grotta; tale cavità buia rappresenta il ventre in cui egli sta nascosto, generatore di rinascita; il San Giovannino sta scegliendo fra il bene e il male, la croce o il serpente. Questo atteggiamento ben riflette lo stato mentale e la paura della rinascita in cui tutti noi ci troviamo proprio adesso, che il mondo riparte, dopo due anni di pandemia, con una nuova riflessione sul vecchio e il nuovo modo di essere e di porci nel confronto con gli altri esseri umani e con il malato ambiente che ci circonda”.
La curatrice ha deciso di dedicare l’esibizione al ricordo del recentemente scomparso Fr Marius Zerafa, Padre domenicano, che di questo evento doveva essere co curatore.